Che cos’è la Bulimia Nervosa?

La Bulimia Nervosa è un disturbo del comportamento alimentare, (come anoressia, bing eating ed altri), caratterizzato da episodi di abbuffate, seguiti da comportamenti compensatori finalizzati al controllo del peso, (vomito autoindotto, abuso di lassativi e diuretici, periodi di digiuno ed esercizio fisico eccessivo).

È colpito da bulimia circa l’1-2% della popolazione femminile (un caso ogni 50-100 persone), maggiormente in una fascia di età compresa tra i 15 e 25 anni.

Come si manifesta la Bulimia Nervosa?

Le abbuffate consistono nell’ingestione rapida di grandi quantità di cibo, in genere ad alto contenuto calorico. L’episodio è di norma accompagnato dalla sensazione di perdita del controllo. La convinzione di essere in sovrappeso e l’incapacità di controllare l’apporto alimentare, portano la persona che soffre di bulimia ad utilizzare mezzi estremi per controllare il proprio peso corporeo, (il vomito indotto, l’abuso di lassativi e diuretici, esercizio fisico eccessivo ecc…). Tale desiderio di autocontrollo, il più delle volte deluso, costituisce un aspetto cardine di tale patologia.

Dopo l’esordio, le crisi tendono a farsi sempre più frequenti fino al sovvertimento delle normali abitudini alimentari. Possono inoltre verificarsi delle oscillazioni ponderali e delle variazioni della capacità di adattamento sociale, delle relazioni personali e del funzionamento scolastico o lavorativo. Sono sempre presenti preoccupazioni eccessive riguardo al peso, all’aspetto e alle proporzioni corporee, ma l’elemento distintivo del disturbo è la crisi bulimica.

Durante l’abbuffata, c’è una sorta di “anestesia emotiva” da qualsiasi pensiero o emozione: l’unico elemento sul quale si focalizza la persona è la necessità impellente di assumere cibo senza porsi alcun limite.

Il cibo è di solito consumato in solitudine e in condizioni di segretezza. La persona non riesce a smettere di mangiare fino all’intervento di fattori estranei e indipendenti dalla propria volontà come ad esempio: il dolore provocato dalla tensione addominale, la comparsa di un familiare, il sonno, l’esaurimento della dispensa.

I momenti successivi alla crisi sono descritti come piacevoli, ma ben presto, a queste sensazioni si sostituiscono sentimenti di colpa, vergogna, auto- disprezzo, depressione e disgusto, a cui si aggiunge il terrore di ingrassare. Questa sensazione di disagio è il preludio alla necessità di “svuotarsi”. Su questo sfondo, il vomito acquisisce una duplice funzione: quella di purificare dalla colpa di aver ceduto alle pressioni della compulsività e quella di evitare l’assorbimento delle calorie assunte.

ll disturbo si manifesta generalmente in età adolescenziale o nella prima giovinezza.

Quali sono le cause e i sintomi?

Non esiste una causa specifica che induca l’insorgenza di questa condizione, tuttavia esistono dei fattori predisponenti correlati alla storia emotiva e psicologica del paziente, dunque al contesto socio-culturale in cui vive e alle relazioni interpersonali instaurate. Si tratta, dunque, di fattori psicologici che influenzano il comportamento alimentare.

Tra i fattori predisponenti possono esserci:

  • la presenza di familiari che soffrono o hanno sofferto di un disturbo alimentare,
  • avere una bassa autostima e considerazione personale
  • essere troppo perfezionisti,
  • difficoltà interpersonali
  • l’insoddisfazione della propria immagine.

A questi, di solito, si aggiungono uno o più “fattori scatenanti”:

  • lutti,
  • eventi traumatici,
  • la fine di una relazione importante,
  • cambiamenti di vita,(come un cambio di scuola o di città), ecc…

Spesso l’ossessione per il peso corporeo può derivare anche da pressioni legate allo sport o al lavoro: per esempio ballerine e attrici sono soggetti a forte rischio di sviluppare disturbi alimentari, in quanto sono costrette a mantenere una certa immagine e un determinato peso corporeo.

I sintomi correlati alla Bulimia Nervosa possono essere:

  • l’elemento distintivo del disturbo è la crisi bulimica. Durante l’abbuffata, c’è una sorta di “anestesia emotiva” da qualsiasi pensiero o emozione: l’unico elemento sul quale si focalizza la persona è la necessità impellente di assumere cibo senza porsi alcun limite.
  • comportamenti di compensazione: il più frequente è il vomito autoindotto, ma alcune persone assumono anche lassativi e diuretici con lo scopo di non assimilare tutte le calorie introdotte con il cibo;
  • preoccupazione estrema per il proprio peso corporeo;
  • Isolamento: Il cibo è di solito consumato in solitudine e in condizioni di segretezza. La persona non riesce a smettere di mangiare fino all’intervento di fattori estranei e indipendenti dalla propria volontà come il dolore provocato dalla tensione addominale, la comparsa di un familiare, il sonno, l’esaurimento della dispensa.

Quali sono le complicanze della bulimia?

La bulimia, e i disturbi alimentari in generale, possono causare severe complicanze per la salute di chi ne soffre. Di seguito alcune delle conseguenze:

  • disidratazione, che può condurre a situazioni cliniche più importanti come disturbi renali;
  • problemi cardiaci spesso individuati come irregolarità dei battiti;
  • erosioni dentali dovute al passaggio di vomito (costituito dal materiale acido presente nello stomaco);
  • problemi del tratto digestivo: erosioni esofagee e rilassamento dello sfintere esofageo inferiore dovuti alla ripetuta induzione del vomito, oppure alterazioni della funzione intestinale dovute all’assunzione continua di lassativi;
  • ansia e depressione;
  • assenza di ciclo mestruale;
  • abuso di alcol e droghe
  • auto-disprezzo

Come si cura la bulimia?

La bulimia è un disturbo multifattoriale che richiede terapie da più fronti. La prima fra tutti è la psicoterapia individuale e dei familiari con psicoterapeuti esperti dell’età adolescenziale e dei disturbi dell’alimentazione.

Talvolta, a discrezione del medico, si possono assumere antidepressivi o altri farmaci con lo scopo di curare eventuali condizioni associate alla bulimia.

AIDA è specializzata nel trattamento di disturbi alimentari come anoressia, bulimia, disturbo da alimentazione incontrollata (binge eating) e altri DCA, malattie che riguardano il rapporto con il cibo, l’ossessione per il peso e la propria immagine corporea.

I DCA hanno cause multifattoriali (psicologiche e biologiche) e possono alterare e compromettere la salute di tutti gli organi e apparati del corpo: per questo nel loro trattamento sono coinvolti più specialisti:

  • psichiatri
  • psicologi
  • endocrinologi
  • dietista
  • gastroenterologi
  • cardiologi
  • altri specialisti